San Michele all'Adige

Venerdì 10 luglio alle 21.00 presso la Sala polifunzionale municipale, San Michele all'Adige

 Gott und die Welt di Robert Jenne, Germania, 2013 – 12'
Dall'archivio del Religion Today Filmfestival. 
Padre Matthias, un sacerdote appena ordinato, è il nuovo pastore della tradizionale parrocchia rurale di St. Thomas, il cui tesoro più prezioso è una statua mutila della Madonna col Bambino, presumibilmente con poteri miracolosi. Durante un litigio con Adelheid, la presidentessa del consiglio parrocchiale, il povero Gregor, cronicamente sfortunato, si impadronisce della reliquia. Il giovane sacerdote è costretto ad adottare metodi insoliti per impedire la distruzione della statua.

✔  Le rocce dei camuni di Eugenio Farioli Vecchioli, Italia, 2013 – 27'
Dall'archivio della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto. 
In questa stretta vallata delle Alpi lombarde sono racchiusi quasi diecimila anni di storia dell’uomo, dalle prime tracce di presenza umana al termine delle glaciazioni (circa 8000 a.C.) fino ai giorni nostri. Le sue pietre incise costituiscono la maggiore testimonianza dell’evoluzione del popolamento, il fil rouge per seguirne la storia e per ricostruire uno dei tratti più peculiari, quello della formazione della civiltà camuna che dal neolitico all’età romana partecipa all’evoluzione delle coeve culture europee, mantenendo al contempo molto forte la propria identità. Il video racconta il Patrimonio Archeologico delle Incisioni Rupestri sotto l’aspetto scientifico, storico ma anche il ruolo che ha avuto e continua ad avere sulle comunità locali. Attraverso le interviste delle personalità che si occupano della ricerca, della tutela e della valorizzazione, il documentario delinea un ritratto originale della Val Camonica.

✔  Resuns di Aline Suter & Céline Carridroit, Svizzera, 2014 – 51'
Dall'archivio del Trento Film Festival
Il romancio è una delle quattro lingue ufficiali della Svizzera e viene utilizzato da alcuni gruppi nei territori del Cantone dei Grigioni. Proprio grazie alla sua natura minoritaria e isolata, il romancio ha mantenuto un fascino particolare ancora profondamente legato al mondo contadino in cui si è sviluppato. Chi parla il romancio lo percepisce come una forma di resistenza alla omologazione e come un insieme di suoni in singolare armonia con il paesaggio montano.

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